Cos'è il fuorigioco nel calcio?
"Essere in fuorigioco", nel calcio, significa trovarsi più vicino alla porta rispetto al penultimo difensore della squadra avversaria (dato che l'ultimo difensore è il portiere) al momento del passaggio. È un po' come se, in una staffetta, un concorrente ricevesse il testimone un paio di metri più avanti della linea di partenza rispetto agli altri. Un vantaggio abbastanza sleale, no? Lo stesso principio vale per la linea di difesa nel calcio.

È fuorigioco anche se il giocatore non tocca la palla?
Tecnicamente, l'infrazione viene fischiata solo se il giocatore in posizione di fuorigioco tocca la palla. Per sicurezza, quindi, i giocatori dovrebbero sempre restare più indietro rispetto all'ultimo difensore se aspettano di ricevere un passaggio.
Cosa succede quando viene fischiato il fuorigioco?
Quando l'arbitro fischia un fuorigioco, concede all'altra squadra un calcio di punizione indiretto, ossia una punizione che non può essere calciata direttamente in porta, ma prevede almeno un passaggio.

Quando non è fuorigioco: tre eccezioni alla regola
- Se il giocatore avanzato riceve la palla da una rimessa laterale, da un calcio di rinvio o da un calcio d'angolo. Il motivo è che la palla viene giocata dai lati del campo e quindi la regola del fuorigioco va interpretata con una prospettiva diversa.
- Se è la squadra in difesa ad avere il possesso di palla.
- Se il giocatore in posizione di fuorigioco non entra in contatto con la palla.
Individuare un fuorigioco può essere difficile anche per gli arbitri; spesso dipende dalla posizione in cui si trovano e quindi dalla visuale del campo che hanno in quel preciso momento. Ma ora che anche tu conosci la regola, che ne dici di metterti alla prova? La prossima volta che guardi una partita, prova ad anticipare il fischio dell'arbitro. E, nel frattempo, continua ad approfondire le regole del calcio imparando tutto sui calci di punizione.