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GUIDA PER PRINCIPIANTI: CICLISMO SU STERRATO

Vuoi dedicarti al ciclismo fuoristrada ma non sai da dove iniziare? Paola Berber di Città del Messico, dedita al ciclismo d'avventura, ci offre alcuni consigli su come affrontare lo sterrato.

È facile cogliere il fascino del ciclismo su sterrato, in cui si esce dai soliti percorsi conosciuti per avventurarsi verso l'ignoto. Ma se non lo hai mai fatto prima, questa prospettiva potrebbe scoraggiarti. Come si passa dal pedalare nei dintorni di casa a terreni completamente diversi in alcune delle zone più remote del Paese, battute da pochi pneumatici, o forse addirittura da nessuno?

Abbiamo chiesto a Paola Berber, ciclista d'avventura di Città del Messico e tra le protagoniste della nostra ultima campagna, quali consigli vorrebbe dare a chi inizia a praticare questo sport.

Paola Berber in un raro momento in cui non è sulla bicicletta


METTITI IN CONTATTO CON LA COMMUNITY 'GRAVEL' DEL POSTO

Come prima cosa, Paola suggerisce di mettersi in contatto con la community di ciclisti su sterrato della propria zona, contattandoli su internet o sui social media, per imparare direttamente da chi ne sa di più. "È importante appoggiarsi ai gruppi e alle comunità di questo sport", dice. "All'inizio potrebbe intimidire un po', ma questo tipo di community è molto disponibile e inclusiva, quindi è facile trovare persone più esperte con cui imparare e pedalare".

Il ciclismo su sterrato comporta lunghe giornate in sella, spesso in luoghi poco battuti, quindi è utile uscire con ciclisti esperti per sviluppare abilità outdoor e autonomia (nell'esplorazione, nella riparazione di forature o altri piccoli problemi della bicicletta). "Piste e sentieri si trovano di solito in luoghi remoti, lontani da città, negozi oppure officine, quindi è importante essere il più autosufficienti possibile", dice Paola. "A ogni uscita, la propria esperienza outdoor migliorerà e si consoliderà".

Paola Berber pedala in piedi mentre affronta un percorso in discesa


PER PEDALATE SUPER DIVERTENTI SERVONO PAZIENZA E PRATICA

Per Paola, pazienza e pratica sono fondamentali quando si vogliono sviluppare le proprie capacità con la gravel bike e divertirsi in sella. "Per raggiungere una buona forma fisica e migliorare le abilità tecniche, è necessario esercitarsi spesso e avere pazienza", spiega l'esperta. Paola consiglia di uscire e pedalare non solo per migliorare le capacità ciclistiche, ma anche per rafforzare il torso. "Permette di pedalare con maggiore stabilità su terreni impegnativi e può contribuire a evitare una o due cadute, dato che migliorerà complessivamente l'equilibrio generale sulla bicicletta", dice.

Bisogna anche avere pazienza quando si pedala, dice Paola, perché a differenza del ciclismo su strada, sugli sterrati non è semplice stimare il tempo di percorrenza. I percorsi possono rivelarsi più veloci o più lenti in base a diversi fattori, come ad esempio le condizioni meteorologiche e climatiche del giorno. Quell'incertezza e imprevedibilità, vivendo l'attimo, costituiscono il vero fascino del ciclismo fuoristrada.

La fine del percorso si avvicina e Paola Berber pedala con determinazione


PRODOTTI IMMANCABILI PER IL CICLISMO SU STERRATO

Non è necessario acquistare i prodotti più costosi, e di certo non serve una gravel bike di alta gamma per iniziare a uscire e divertirsi, secondo Paola. Ma consiglia di dotarsi di un “paio di short con bretelle molto comodi in modo che il sedere non faccia male” quando si devono trascorrere molte ore in sella. Paola consiglia gli short con bretelle ADIVENTURE, che presentano un'imbottitura a doppia densità, con versioni distinte per uomo e donna, per garantire il massimo comfort durante le lunghe corse su terreni vari e impegnativi.

È utile indossare scarpe da ciclismo specifiche per ghiaia. Per questo indossa modelli da ciclismo adidas per sterrato, che predilige per la leggerezza e il supporto, ma con una maggiore durata e protezione necessarie per soddisfare le esigenze più estreme del pedalare fuori strada.

Paola pedala sempre con una giacca da ciclismo. "Considerate le caratteristiche fisiche di Città del Messico, località montuosa e molto piovosa, per me è importante portare sempre una giacca a vento per evitare di morire di freddo nelle grandi discese in montagna o quando mi arrampico verso una fresca foresta per raggiungere la cima di una montagna", dice.

E trova superpratico portare con sé una borsa da telaio o da manubrio. "Posso metterci attrezzi e cibo, o magari un altro capo di abbigliamento per i lunghi percorsi su sterrato. Qualsiasi piccolo zaino che si possa agganciare e portare con sé sulla bicicletta sarà utile per trasportare l'essenziale", dice.

Primo piano di Paola che pedala su un percorso, concentrandosi sulla sua gravel bike e sulle scarpe


OLTRE IL DOLORE, C'È SEMPRE IL PIACERE

"Sebbene Paola ritenga che la pratica, la pazienza, l'uso del giusto kit da ciclismo e il contatto con altri ciclisti siano indubbiamente utili nel ciclismo su sterrato, crede comunque che ci si debba aspettare, e accettare, un certo livello di sofferenza lungo il percorso, soprattutto su quelli più impegnativi. "I ciclisti imparano a convivere con un po' di dolore e sanno che dopo arriva sempre un certo senso di gratificazione o di soddisfazione", dice.

"Più il percorso è impegnativo, più è probabile soffrire, ma poi arriva sempre la ricompensa. Che si tratti di un bel panorama o del fatto che, da soli, con le proprie gambe, si è riusciti a raggiungere un luogo lontano e difficilmente accessibile. Ci si sente persone molto fortunate".

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