“SEGUI LA TUA STRADA”: ECCO COME ABBY HALL AFFRONTA LA CORSA
C’è qualcosa che accomuna gli atleti, indipendentemente dal loro passo. Con i professionisti come Abby Hall, gli amatori condividono l’obiettivo di trovare il giusto percorso. Per Abby, non è una questione di risultato finale, ma di come la corsa ci plasma in questo processo che porta a rincorrere un obiettivo e a scoprire chi siamo realmente.
Abby Hall è una trail runner professionista per adidas TERREX e vive a Flagstaff, in Arizona. Oggi trentunenne, ha iniziato a correre all'età di dodici anni e non ha mai smesso, continuando durante gli anni di studio.
"Da bambina, ho faticato perché ero una perfezionista. Per anni, ho partecipato alle gare avendo delle aspettative irrealistiche e mi si spezzava il cuore quando questi sogni si infrangevano. Sentivo sempre di non aver dato il massimo e che c’era questo grande potenziale che mi sembrava di non riuscire a sfruttare".
Ma al di là del risultato sperato, ciò che amava era la corsa, la comunità e la possibilità di far parte delle squadre scolastiche che la spingevano a dare il meglio di sé.
"Il giorno dopo la fine del college, in calendario non ci sono più allenamenti o gare. Quindi, cosa ho fatto il giorno dopo? Mi sono allacciata le scarpe e ho continuato a correre".
Solo che col tempo, Abby Hall nota qualcosa di diverso. Nota che senza la pressione che si infliggeva per raggiungere i risultati, la motivazione per correre resta esclusivamente la gioia di farlo.
Vivevo tra Chicago e Los Angeles, e lavoravo come grafica. Ogni sera, dopo il lavoro, andavo a correre. Esploravo sentieri, percorsi e i marciapiedi della città. Non avevo con me un orologio e non sapevo nemmeno per quanti chilometri correvo. Non erano lunghe distanze, ma tenevo quel ritmo perché mi piaceva. Ripensandoci ora, quello è stato un periodo formativo. Ho sempre sentito che i momenti che ci rendono unici sono quelli in cui nessuno ci osserva.
A quel tempo, Abby sta iniziando a fare escursioni in montagna nei fine settimana. Desiderosa di unirsi a una comunità di appassionati dell'outdoor, si trasferisce a Boulder, in Colorado, dove si iscrive all’intero calendario di ultramaratone estive e inizia a partecipare a tutti i trail run di gruppo che trova. Ma ora ha una nuova mentalità.
Ero lì perché mi piaceva. Iniziai a non vedere più il percorso come pensavo dovesse fare un runner, ma lo affrontavo così come era. Non avrei mai pensato che sarei riuscita a terminare corse in montagna così lunghe, ma il percorso che mi ha portata a partecipare a queste gare è stato uno dei più belli che abbia mai fatto. Non esiste il percorso perfetto e non ci sarà mai.
Abby Hall ricorda con affetto la sua prima gara di trail. La notte prima aveva dormito in auto, vicino alla linea della partenza, e ricorda di essersi svegliata quella mattina nel mezzo del trambusto dei runner che si preparavano.
Ricordo di aver percepito che quello che stavo per fare avrebbe cambiato la mia vita. Mi sentivo come se fossi lì per un motivo, come se ci fosse un importante capitolo della mia vita che stava per iniziare.
Terrorizzata per la sfida che l’attendeva, ma rassicurata dalla comunità che la circondava, sapeva di non essere sola.
Pensare a queste persone che si ritrovano con l’unico scopo di raggiungere il proprio traguardo, ognuno con i propri obiettivi e ostacoli diversi da superare, è ciò che ci rende tutti "uniti dalla cima". Significa accogliere quel processo che porta a perseguire uno scopo e scoprire nuovi itinerari a piedi e dentro di noi, lungo il cammino.
Negli ultimi 5 anni, Abby ha gareggiato in tutto il mondo: dal tentativo di raggiungere il FTK sul John Muir Trail al secondo posto nella prestigiosa gara UTMB-CCC 2021 fino al piazzamento tra i primi 30 atleti alla WSER.
Abby punta sempre ai grandi obiettivi, a quelli che la ispirano di più, e parla apertamente degli alti e bassi che si incontrano lungo la strada. Li considera parte di un processo in cui si rivela l’io più vero e ha l’opportunità di mostrare quanto lei ami la corsa e il fatto che la consideri come una sorta di amica.
La strada che ho percorso non è stata mai un cammino perfetto, puntellato da prestazioni. Ci sono stati un sacco di momenti in cui mi fermavo a piangere o mi sentivo come un supereroe che scende a grandi passi da una montagna: è comunque difficile. Far leva sulle mie debolezze e sui punti di forza mi ha aiutato a superare quella ricerca di perfezionismo e ad accettare chi sono veramente.
Ognuno di noi ha dei motivi unici per correre, unici come i sentieri che percorre e gli obiettivi che si pone, ma di sicuro nessuno è solo in quel percorso. Il percorso è condiviso, ma la vetta è solo tua. Ricorda la volontà e l'amore di Abby per il running, la prossima volta che vai a correre.
Si tratta di fare tutto il possibile per essere al meglio. Ma per essere al meglio, bisogna essere già contenti della persona che si è.
A prescindere dal tuo livello, TERREX AGRAVIC FLOW 2 ti aiuterà a conquistare la tua vetta. Conquista la montagna in solitaria o in compagnia, questa scarpa è progettata per aiutarti a spingerti oltre e raggiungere la tua vetta. La tomaia in mesh offre comfort e traspirabilità superiori, l'inserto Promoderator Foil assicura solida protezione e stabilità mentre la mescola Lightstrike in EVA garantisce leggerezza e ammortizzazione. Nel suo percorso alla conquista della prossima vetta, Abby Hall si affida a TERREX AGRAVIC FLOW 2.
Potrei andare in montagna per un mese, calzando solo questa scarpa e sentirmi pronta a tutto. La FLOW 2 fa sentire pronti a qualsiasi sentiero.
Dal trovare la giusta mentalità al celebrare il percorso che hai scelto sino a stabilire un nuovo record, unisciti ad Abby Hall nella sua ricerca di nuove vette. Ti darà ispirazione e motivazione con @adidasterrex su Instagram.
Non è importante il FKT per ispirare le persone. Non è importante vincere. Non sono gli ostacoli che superiamo a ispirare le persone, ma il modo in cui lo facciamo.